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Walter Amaducci: Presentazioni e premesse



Presentazione del IV convegno



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Ringraziamo Gambettola, nelle persone del sindaco e del parroco che ci hanno rivolto il loro saluto, esprimendo in tal modo l’accoglienza e l’ospitalità che il paese natale di don Lino Mancini riserva questa sera all’Associazione a lui intitolata, in occasione del quarto convegno che viene dedicato a questo sacerdote. La circostanza, come sapete, è quella della presentazione del terzo volume delle sue Omelie.
Abbiamo chiamato “convegni” anche queste tre convocazioni per la presentazione dei volumi perché il nostro intento era quello andare oltre la pura illustrazione dei testi, desiderando di volta in volta mettere in risalto qualche aspetto della ricca personalità di don Lino grazie ad alcune testimonianze mirate. Una variante, anche se non sostanziale, del progetto originario di fare qualche convegno tematico attorno a dei “quaderni” provvisori che facessero tesoro del materiale pervenuto e degli studi in corso.
Era ovvio che la presentazione del primo volume mettesse espressamente a fuoco l’omiletica di don Lino; ma alla chiesa di san Domenico – il 27 novembre 2009 – e a Gambettola questa sera abbiamo affidato e affidiamo il ruolo di postazioni particolari, di osservatori capaci di allargare gli spazi esplorati. Già la scelta dei luoghi risponde a questi intenti.
Qui siamo in un luogo civico, l’aula Fellini che fa parte dell’omonimo Centro culturale; una sala che di per sé non evoca il genere dell’omelia, ma che pure richiama una dimensione e un’esigenza insopprimibile dell’omelia, ovvero la sua capacità di illuminare e sostenere la mentalità di fede in ogni ambito di vita, anche e direi soprattutto in quello civico, culturale, sociale e politico.
E siamo a Gambettola, con la curiosità e la possibilità di conoscere meglio quelle che abbiamo chiamato le radici familiari e paesane di don Lino, conoscenze funzionali alla scoperta e all’approfondimento della prima fase della sua esistenza, della sua prima educazione, dei legami primari che ogni persona stabilisce e nei quali cresce.
Le due testimonianze che ascolteremo ci aiuteranno proprio in questo e ringrazio fin d’ora la gambettolese prof. Rosella Mortani che ci aprirà il sipario sulla Gambettola di don Lino e il prof. Giovanni Maroni che ci esporrà un excursus su don Lino e le stagioni della politica. Insieme alla proiezione iniziale di foto e all’ascolto dell’omelia di cui ancora una volta abbiamo potuto usufruire grazie alla disponibilità e alla competenza del dott. Simone Romagnoli, questi interventi ravviveranno in noi il ricordo di don Lino e ci daranno ulteriori elementi per una conoscenza che potrà risultare e confermarsi un prezioso arricchimento per tutti.
Ma sarebbe paradossale adesso passare sotto silenzio proprio il volume delle omelie. Ritengo pertanto doveroso dedicare almeno qualche minuto a questa pubblicazione che porta a compimento l’impegnativo lavoro che l’associazione ha dedicato all’omiletica di don Lino. Come è noto il progetto prese corpo grazie alla tempestiva decisione del dott. Giuseppe Comandini di affidare al comitato, che durante l’estate 2007 stava ponendo le basi della futura associazione, 115 audiocassette di omelie da lui personalmente registrate. Era la fine di luglio e un mese dopo Peppino cessava di vivere, mentre l’associazione sarebbe nata formalmente il 22 ottobre 2007.
Altre cassette registrate da Comandini furono successivamente rinvenute e ad esse se ne aggiunsero alcune custodite da persone diverse, prevalentemente legate a celebrazioni eucaristiche e a momenti particolari di vita familiare. L’appendice del terzo volume ne riporta qualcuna pervenuta proprio all’ultimo momento e questa osservazione mi sembra importante non tanto come informazione di cronaca, ma come richiamo a non cadere nella presunzione di esser riusciti a pubblicare tutte le omelie di don Lino in qualche modo conservate.
E non va certamente coltivata la speranza che di testi omiletici non ne arrivino più – speranza istintiva in chi conclude un lavoro – ma piuttosto va ribadita la sollecitazione a continuare l’opera di ricognizione, di raccolta e di valorizzazione di tutta la documentazione possibile riguardante don Lino.
Il primo inventario delle omelie ne contava ben 522, ma prima di una completa e paziente audizione non era possibile dire con certezza quante sarebbero state effettivamente. La difficoltà nasceva dalla presenza di documenti solo frammentari e dal riscontro di doppioni, ovvero di omelie, o parti di esse, riprodotte su più audiocassette. L’opera di trascrizione condotta dalla copisteria OSMAR di Cesena, con la supervisione del dott. Simone Romagnoli, ha consentito tra l’altro di fare anche questa verifica ponendo le basi della catalogazione successiva che ha messo il punto a quota 459.
Il primo volume, presentato il 27 aprile 2009, a Cesena, nel salone di Palazzo Ghini; riporta i testi di 143 omelie, tenute in occasione di feste, solennità e circostanze particolari (battesimi, matrimoni, funerali, ecc.); il secondo volume, presentato nella chiesa di san Domenico, sempre a Cesena, il 27 novembre 2009, ne riporta 153 relative ai tempi forti di Avvento e Natale, Quaresima e Pasqua. Il terzo volume, che viene oggi pubblicato, raccoglie 144 omelie del Tempo Ordinario, mentre in un’apposita Appendice raggruppa altre 19 omelie di vario genere. La numerazione progressiva le registra tutte dal n. 297 al n. 459.
Richiamo ancora una volta la digitalizzazione di tutto il materiale registrato che si accompagna alla divulgazione dei testi resa possibile dalla carta stampata dei tre volumi che ora abbiamo nelle nostre mani. L’accessibilità dei brani su internet è non solo complementare alla pubblicazione dei libri, ma richiama il dato più importante della forma letteraria che ne risulta: le omelie sono discorsi dal vivo, in esse il ‘parlato’ è la struttura portante.
Le necessarie informazioni e avvertenze su questo argomento furono a suo tempo riportate nella premessa al primo volume delle Omelie e in questa sede ritengo sufficiente rinviare ad esse (cfr. pag. 11 del volume I) per ritrovare le ragioni più convincenti in ordine ad una ricerca della versione audio digitale dei testi, sicuramente non semplice ma di promettente e gratificante effetto e per avere a disposizione un prontuario di “istruzioni per l’uso” grazie allo schedario consultabile in un’apposita area del sito web dell’associazione.
Nessuno si illuderà di poter ascoltare una riproduzione audio sempre così nitida ed efficace come quella dell’omelia della Messa di mezzanotte del Natale 1982, trasmessa e registrata da Radiopiù e da noi riascoltata in occasione del primo convegno. Ma nessuno si sognerà di rimproverare a Peppino Comandini di non avere utilizzato strumenti sofisticati e tecniche d’avanguardia per le sue registrazioni così da ottenere una qualità maggiore delle audiocassette. Noi gli siamo grati e basta. E se oggi possiamo ascoltare e leggere i testi di 459 omelie di don Lino lo dobbiamo, di fatto, quasi esclusivamente a lui.
La revisione dei testi trascritti è stata curata, come per i precedenti volumi, dai proff. Maurizio Bianchi e Leonardo Lugaresi ai quali va la nostra gratitudine per la pazienza e la passione con cui hanno svolto il loro lavoro. L’Associazione rinnova il suo sincero ringraziamento alla Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena che con il suo contributo ha reso possibile, insieme alla trascrizione delle audiocassette, la pubblicazione dei tre volumi.
Una doverosa menzione va a tutti i membri del Consiglio direttivo, diligenti promotori dell’iniziativa e sempre attenti nel seguirne gli sviluppi; un grazie del tutto particolare al prof. Marino Mengozzi che anche stavolta ha seguito la fase operativa di stampa, dall’impianto redazionale fino ai minimi dettagli tipografici.
Come preannunciato, è già all’opera il gruppo di lavoro incaricato di redigere la biografia di don Lino Mancini la cui pubblicazione è prevista per l’autunno del 2011, in occasione del decennale della morte. Nel frattempo continua la raccolta di altri testi e interventi come conferenze, lezioni e articoli che, ne siamo certi, non tarderanno a trovare un loro percorso praticabile per raggiungere le condizioni di un’ampia fruizione, come è accaduto per le omelie di don Lino.
Tutti gli associati potranno ritirare questa sera gratuitamente fino a cinque copie del volume ai fini della sua più ampia diffusione. Ricordo che la stessa opportunità, se non ancora utilizzata, riguarda anche gli altri due volumi (sempre disponibili a Palazzo Ghini, presso il Centro Pastorale). Chi desidera aderire all’associazione può farlo anche stasera. Chi non è associato può ritirare il volume a 10 euro (il prezzo di copertina: €. 15,00)
Profitto dell’occasione per un pre-avviso importante: la prima Assemblea annuale dei soci per il 2010 è fissata per lunedì 26 aprile, alle ore 21, in seminario. Giungerà a tale proposito la lettera di convocazione a tempo debito.





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