L’associazione «Don Lino Mancini»
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Quando furono celebrati i funerali di don Lino Mancini a San Domenico, il 4 ottobre 2001, a nessuno poteva sfuggire, per la folla dei partecipanti e per gli interventi di saluto ascoltati, quale eredità morale questo sacerdote lasciava a numerosi uomini e donne di varie generazioni.
Nelle settimane seguenti anche questo settimanale si fece eco di un desiderio crescente di testimonianza, di condivisione della grande ricchezza ricevuta dal ministero presbiterale di don Lino e di una gratitudine ansiosa di esprimersi apertamente. Ci fu anche chi pensò e avviò un comitato cui fare riferimento per coltivare in qualche modo la memoria di don Lino, anche se poi la cosa non ebbe seguito.
Don Lino è stato mio insegnante, a mia volta gli sono subentrato come docente di religione al Liceo-Ginnasio V. Monti, più di una volta ho collaborato con lui e usufruito della sua collaborazione in diverse iniziative diocesane.
Recentemente, nell’ambito di una ricerca sull’attuazione del Concilio ecumenico Vaticano II nella diocesi di Cesena-Sarsina, in vista di una relazione al convegno tenutosi a Bologna il 13-14 dicembre 2006 sul medesimo tema a livello regionale, mi sono reso conto del ruolo esercitato da don Lino in diocesi per alcuni decenni, specialmente negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento; in particolare ho potuto rilevare la sua azione pastorale nella preparazione, durante lo svolgimento e nella fase di attuazione del Concilio Vaticano II. Contemporaneamente ho dovuto prendere atto che la documentazione dei suoi interventi, delle lezioni e dei tanti corsi da lui tenuti non era approdata a vere e proprie pubblicazioni, pur essendo numerosi gli articoli apparsi sulla stampa e soprattutto i ciclostilati diffusi capillarmente, come anche varie registrazioni dal vivo.
Grazie ad uno degli imprevedibili mercatini dell’usato, ero venuto in possesso, qualche tempo addietro, di alcuni quaderni manoscritti di don Lino, risalenti soprattutto agli anni della sua formazione (tra cui alcuni ‘riservati al confessore’ come è scritto in copertina) e già allora mi ero posto il problema di una raccolta sistematica dei suoi scritti.
Per questo mi sono fatto promotore di un comitato che desse vita ad una associazione intitolata a don Lino Mancini, con il preciso scopo di erigere un centro di documentazione della sua opera, dei suoi insegnamenti e molteplici interventi, in vista di una ricostruzione della sua biografia e della sua azione educativa, pastorale e civica. Questo lavoro potrà anche essere una preziosa occasione di rilettura e attuazione di contenuti e di metodo.
Il progetto è stato presentato il 21 marzo scorso al Vescovo che lo ha approvato. Un gruppo di lavoro si è ritrovato l’11 aprile a Palazzo Ghini dando vita a un comitato che si è messo immediatamente all’opera.
Il primo appuntamento pubblico sarà costituito da un Convegno, previsto per venerdì 26 ottobre 2007, dalle 17 alle 19,30, nel salone di Palazzo Ghini. Verrà presentata l’Associazione «don Lino Mancini», ne sarà illustrato lo statuto, verrà esposta una traccia di programma essenziale che culminerà nel 2011 – decennale della morte – con la pubblicazione di una biografia ampia e articolata; questa sarà preceduta da quaderni monografici che, di anno in anno, segneranno le tappe del lavoro di ricognizione e di raccolta degli scritti e delle svariate testimonianze.
Il convegno del prossimo 26 ottobre prevede anche la breve presentazione di un profilo biografico di don Lino; chi ritiene di essere in possesso di immagini inedite significative è pregato di metterle e disposizione. Chiunque desidera segnalare o consegnare materiale utile (comprese appunto foto o filmati) può sempre contattare il sottoscritto (V.le San Pietro 121, Cesena - Tel e fax: 0547.22445 - Cell. 349.1492294).
Cesena, 22 agosto 2007
Don Walter Amaducci
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