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Walter Amaducci: Presentazione

Presentazione.    


PRESENTAZIONE


di S.E. mons. Antonio Lanfranchi
Vescovo di Cesena-Sarsina




Il grande avvenimento ecclesiale del XX secolo è senza alcun dubbio il Concilio Ecumenico Vaticano II, convocato a sorpresa da papa Giovanni XXIII poche settimane dopo la sua elezione al soglio pontificio. Il concilio raccoglieva i frutti di alcuni decenni di fermento rinnovatore che aveva animato il mondo cattolico e già in parte avviato quell'aggiornamento al quale papa Giovanni XIII ora chiamava tutti i membri del popolo di Dio. Ma il concilio fu anche l'inizio di un profondo rinnovamento, entusiasmante e faticoso, promettente e travagliato, che trovò nella guida paziente e tenace di Paolo VI la garanzia di un discernimento davvero provvidenziale.
Il pontificato di Paolo VI costituì l'epoca della prima attuazione del concilio che vide protagonisti, nelle rispettive diocesi, quegli stessi padri che avevano preparato e celebrato l'assise vaticana. A Cesena e poi a Cesena-Sarsina fu il vescovo Augusto Gianfranceschi ad avere la responsabilità di quella realizzazione, ne sentì tutta la gravità e l'onore, vi spese ogni sua energia.
Ricorrono, in questo anno 2007, le due ricorrenze anniversarie più significative riguardanti il ministero episcopale di mons. Augusto Gianfranceschi: i cinquant'anni del suo ingresso a Cesena (1957) e i trent'anni della cittadinanza onoraria a lui conferita al termine del suo mandato (1977). Fare memoria dei questo pastore zelante ci sembra dunque un dovere di riconoscenza e un'opportunità da cui trarre profitto proprio per una sosta di riflessione sul tema del concilio e della sua attuazione.
Mons. Walter Amaducci ha recentemente condotto uno studio sulla ricezione del Concilio Vaticano II nella diocesi di Cesena-Sarsina e ha potuto prendere atto, in particolare, dell'apporto di mons. Gianfranceschi all'intero evento conciliare. La sua ricerca non ha trascurato gli altri personaggi e i molteplici aspetti della vita della nostra Chiesa particolare coinvolti nell'opera del rinnovamento conciliare che vengono analizzati sistematicamente nella prima parte del volume che oggi viene pubblicato
Tra le fonti studiate da mons. Amaducci si sono rivelate di grande interesse le Lettere dal Concilio; fondamentali dal punto di vista informativo e documentario esse lo sono altrettanto per una conoscenza della personalità del vescovo Gianfranceschi e del suo impegno pastorale nelle diverse fasi dell'epoca conciliare. La decisione di pubblicare integralmente questa notevole raccolta di scritti, a suo tempo apparsi sulle pagine del settimanale e del bollettino diocesano, mi sembra davvero opportuna. Come l'autore stesso auspica, questo materiale potrebbe stimolare ulteriori approfondimenti e preludere ad una ricerca completa sulla vita di mons. Gianfranceschi in vista di una pubblicazione della sua biografia.
Questa occasione che ci è data, di riprendere in mano il Concilio Ecumenico Vaticano II dal punto di vista storico con un'attenzione particolare al nostro contesto locale, ci deve rammentare quanto sia attuale per tutti noi l'esigenza di tornare con umiltà e diligenza a meditare e assimilare i contenuti dei documenti conciliari e a proseguire instancabilmente sulla via dell'aggiornamento ecclesiale. Quella stagione non è affatto tramontata e attende il nostro apporto originale all'insegna della speranza che caratterizza, in questi anni, il contenuto e il metodo degli orientamenti pastorali della nostra diocesi e di tutta la Chiesa italiana.