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L'abate Desiderio Mastronicola



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Quando il Papa venne al Monte, ad accoglierlo l'Abate Desiderio...


In tanti a far festa sabato 5 Novembre




La comunità monastica benedettina di S.Maria del Monte festeggia, in questi giorni, il 50° anniversario della Professione Monastica del Rev.mo P. Abate DON DESIDERIO MASTRONICOLA.
Era il 5 novembre 1944 quando il ventunenne Desiderio (nato a Bari il 27 marzo 1923) emise i voti religiosi, dopo aver compiuto il noviziato prima a Montecassino e poi a San Paolo fuori le mura, a Roma; con la professione monastica entrava ormai stabilmente a far parte dell'Abbazia di Montecassino, ridotta ad un cumulo di macerie dai bombardamenti aerei degli alleati.
L'Ordinazione Sacerdotale gli fu conferita nel 1948, al termine degli studi teologici compiuti nello studio della Badia di Cava. L'Abate Ildefonso Rea, ricostruttore del monastero di Montecassino, lo scelse come suo segretario, ufficio che Don Desiserio svolse fino al 1971 allorché fu nominato Vicario Generale dall'Abate Martino Matronola.
Nel Monastero cassinese si dedicò all'insegnamento della matematica, del disegno, del diritto e della teologia morale e alla direzione del Collegio.
L'8 febbraio 1979 fu eletto Abate di Santa Maria del Monte a Cesena, dove fece il suo ingresso il giorno 20 dello stesso mese accolto festosamente da tutta la comunità. Il 25 marzo gli fu impartita la Benedizione Abbaziale dal Vescovo di Cesena S.E.Mons. Luigi Amaducci, alla presenza del Vescovo emerito Mons. Augusto Gianfranceschi , del Vescovo di Forlì, Mons. Proni, degli Abati Benedettini Collino, Negrato, Bussoni e dei Superiori di Cava e di Farfa.
Da quindici anni alla guida della comunità monastica cesenate, l'Abate Desiderio ha potuto esprimere innanzi tutto le sue particolari doti di saggezza, di prudenza e discrezione che sono il primo requisito di un "padre" nella vita ordinaria di una famiglia religiosa, e che costituiscono un prezioso e provvidenziale bagaglio anche nel momento di incombenze straordinarie.
Tra queste ultime va ricordata la nomina ad Amministratore Apostolico dell'Abbazia di San Paolo sull'Ostiense in Roma, conferitagli dalla Santa Sede nel dicembre del 1986; l'Abate Desiderio espletò questo nuovo incarico con la consueta disponibilità mettendo a frutto tutta la sua esperienza e lasciando un ottimo ricordo in quella comunità quando, nel marzo del 1988, fece ritorno al monastero di Cesena.
Nel Capitolo Generale del luglio 1989, dai capitolari riuniti nel monastero di S. Martino delle Scale in Sicilia, Don Desiderio fu eletto Presidente della Congregazione Cassinese, carica che gli è stata riconfermata nel 1992. In questo servizio egli ha portato a termine la redazione delle nuove Costituzioni che presentano innovazioni di notevole interesse; tra queste va ricordata la "temporaneità" dell'ufficio dell'Abate che ha già avuto l'approvazione della Santa Sede.
Tornando ai quindici anni che hanno visto l'Abate Desiderio reggere la comunità monastica di Santa Maria del Monte a Cesena , è doveroso sottolineare tutta una nutrita serie di interventi e realizzazioni sul piano materiale che vanno dalla ristrutturazione della Cripta, ai vari restauri e tinteggiature (cominciando da quello del chiostro quattrocentesco), all'abbellimento di diversi locali affidato alla mano di valenti artisti (citiamo il maestro Pettinari, autore degli affreschi in fondo alla cripta e nei due refettori monastici) fino al globale restauro della Basilica che è tuttora in corso.
Tra gli avvenimenti di maggior rilievo di questo periodo, tuttavia, va dato senza dubbio il primo posto alla visita pastorale che il Santo Padre Giovanni Paolo II fece alle diocesi della Romagna nel maggio del 1986. Fu proprio il monastero di S.Maria del Monte ad ospitare il Papa dall'8 al 10 maggio diventando per lui "La Betania della Romagna", come significativamente fu intitolato il fascicolo commemorativo pubblicato per la circostanza.
Se è giusto o perfino inevitabile rimarcare date, fatti, realizzazioni verificabili e risultati materiali quando si festeggia una ricorrenza così particolare come è quella del 50° anniversario di una Professione Monastica occorre subito aggiungere che tutto questo, senza voler eccedere in retorica, è soltanto il lato visibile o addirittura la scorza esterna di un'avventura di consacrazione totale a Dio alla Chiesa , tenacemente salvaguardata nel suo carisma particolare e interiormente sorretta da una forte tensione spirituale. E' soprattutto questa, evidentemente, la ragione profonda della stima e del debito di gratitudine che chi scrive sente di dover testimoniare all'Abate Desiderio Mastronicola.
Allo stesso modo tutta la nostra Chiesa cesenate si unisce con gioia alla comunità monastica benedettina facendo propria la festa che il 5 novembre animerà, con un intreccio di felicitazioni, i solenni ambienti dell'Abbazia.

Walter Amaducci
CC n. 39 - 5 novembre 1994 - p. 3





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