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Walter Amaducci: Strutture_Pastorali_3

Strutture_Pastorali_3.    

 

ORGANISMI PASTORALI



Premessa e certo mai troppo ribadita la continuità sostanziale che in campo pastorale esiste nella vita della Chiesa, soprattutto nel ritmo “ordinario” di questa vita, incentrata sull’evangelizzazione e la catechesi, la liturgia e i sacramenti, la carità e la missione laicale che «cerca il Regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio» (L.G. 31), il percorso diocesano di questi dieci anni per l’aspetto strutturale dell’azione pastorale trova il suo punto di partenza nella «Istituzione delle Zone Pastorali» (1979).

Nel primo triennio, le Zone erano dieci “territoriali” più due di “ambiente” (scuola e lavoro); le zone territoriali nel 1982 vennero ridotte a nove, mentre le zone di “ambiente” nel 1985 furono costituite «commissioni pastorali» all’interno del Centro Pastorale.

L’istituzione delle Zone era principalmente legata alla ricostituzione del Consiglio Pastorale Diocesano che un apposito Comitato stava preparando attraverso un’ampia sensibilizzazione. Predisposto uno statuto e un regolamento di partenza, il C.P.D. fu insediato il 24 giugno 1979.

Tra i temi di fondo che il C.P.D. ha affrontato, il primo è stato quello dell’evangelizzazione e della catechesi e al documento «Evangelizzazione e Catechesi. Situazione e proposte» del 24 giugno 1980 fanno riferimento gli «Orientamenti pastorali su Evangelizzazione e Catechesi» promulgati dal Vescovo in data 15 settembre 1980.

Il secondo problema è stato quello della pastorale giovanile. Del 24 giugno 1981 è il testo delle «Linee di pastorale giovanile» del C.P.D. consegnato nell’assemblea del 22 novembre 1981 ai Responsabili dei gruppi giovanili ecclesiali; con questa assemblea prende avvio la formazione della Consulta Diocesana per la Pastorale Giovanile insediata i120 febbraio 1982 con il compito di promuovere l’attenzione delle Linee e di essere espressione, luogo di incontro e di coordinamento delle realtà giovanili ecclesiali.

Il terzo tema affrontato è stato quello della pastorale familiare; iniziato e poi affidato al nuovo Consiglio Pastorale (insediato l’8 dicembre 1982) esso è approdato alle «Linee di pastorale familiare» del 15 agosto 1983.

Nel frattempo, nel contesto del Congresso Eucaristico Nazionale di Milano, il C.P.D. affrontava il tema dell’Eucaristia, esprimendo valutazioni e proposte nel documento «Eucaristia e comunità cristiana» (13 marzo 1983).

«La nostra Chiesa di fronte ad alcune emergenze sociali» (lavoro, emarginazione, comunicazione sociale, scuola) è il grosso argomento successivo; il C.P.D. intende mettere in evidenza le linee di forza che richiedono e sorreggono la presenza dei cristiani nei diversi ambiti del sociale. Per alcuni mesi quattro commissioni approfondiscono i diversi temi fino a quando tutto il lavoro confluisce nella preparazione al Convegno ecclesiale «Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini».

Dal 2 giugno 1984 la preparazione del Convegno di Loreto diventa l’impegno centrale del C.P.D. che, opportunamente integrato, costituisce il Comitato del Convegno stesso, avendo poi al suo interno un comitato esecutivo per la conduzione delle iniziative concrete; queste si intensificano in occasione dell’organizzazione del Convegno diocesano «Con Cristo incontro all’uomo» che costituisce la “ripresa” di Loreto e la sua traduzione per la nostra Chiesa locale.

Il Convegno diocesano si svolge nei giorni 23-24 novembre 1985 con «un’intensa e viva partecipazione» di 287 convegnisti. Dal Convegno scaturiscono la ristrutturazione degli Uffici pastorali con la creazione del «Centro Pastorale» formato da 13 Commissioni (16 dicembre 1985) e il «Progetto Pastorale per gli anni 86-90» emanato dal Vescovo l’11 febbraio 1986.

Il 20 aprile 1986 viene insediato il terzo Consiglio Pastorale; è ormai imminente la visita del Papa in Romagna che “segna” il 1986 come momento di grazia particolarmente prezioso per le nostre Chiese.

Proprio per dare risposta a una prima indicazione venutaci dal Papa, la nostra Chiesa (diventata unica diocesi di Cesena-Sarsina i1 30 settembre 1986) ha affrontato il tema della Pastorale dei ragazzi giungendo, come per la pastorale giovanile sulla quale il C.P.D. ha contemporaneamente operato la prima verifica, a due approdi: l’indicazione di una linea pastorale («La pastorale dei ragazzi», 13 maggio 198 e uno strumento operativo che la promuova: il Consiglio Diocesano per la Pastorale dei Ragazzi insediato il 17 giugno 1987.

Se questo è il “percorso” a grandi linee, occorre comunque tenere presenti non solo altre specifiche problematiche di tipo pastorale esaminate in questi anni, ma soprattutto l’attività costante delle singole Commissioni Pastorali, la loro collaudata animazione o, per le più recenti, l’impegno di acquisire conoscenza e collaborazioni.

Le Commissioni Pastorali intendono giungere ad un’impostazione profondamente coordinata, e quindi sempre più incisiva, del loro lavoro (Centro Pastorale), ravvisano l’opportunità di continuare a porre anche momenti di ampio rilievo pubblico in collaborazione col Comitato di collegamento dei Cattolici, ricercano un costante raccordo col Consiglio Presbiterale, con gli altri organismi diocesani e con tutte le realtà vive di Chiesa.


Don Walter Amaducci
Vicario per la Pastorale


Vita di casa nostra: 1977-1987
24 giugno 1987 p. 51-52