Eventi_diocesani_1.
ABBIAMO CAMMINATO INSIEME
«Cesena lo accoglieva nella fede...»
«Forlì lo donava a Cesena con gioia», «Cesena lo accoglieva nella fede...».
Forza e limite delle espressioni concise, dei manifesti, o delle comunicazioni affidate ai titoli! Sono passati tredici anni.
La premurosa paternità di Dio che continua a guidare il suo popolo attraverso i Pastori, successori degli Apostoli, è per tutta la Chiesa, nella fede, fonte di sicurezza e di gioia.
Non dovrebbe esserci spazio per la malinconia, il rammarico o la nostalgia... È quanto sta cercando di insegnarci lui, Mons. Amaducci, in questi giorni, nel faticoso tentativo di dipanare sentimenti contrastanti (il cuore ha le sue ragioni...) e nella decisa volontà di arrendersi totalmente alle ragioni della fede. La sua personale risposta alla volontà del Papa diventa così un ulteriore e significativo momento di magistero e di testimonianza, un’occasione per tutti per capire di più cosa vuol dire amare Cristo e servire la sua Chiesa.
Superfluo dire che nulla avviene per caso e che, soprattutto, ben oltre la ragionevolezza delle motivazioni e delle previsioni umane, qualcosa ci sfugge sempre della grande regia della Provvidenza.
La nostra Chiesa si apprestava ad entrare nell’eccezionale evento di un Sinodo Diocesano, momento di revisione di vita, di sosta elaboratrice e di progettazione. La partenza del nostro Vescovo Luigi ci trattiene con forza e ancor più a fondo nell’atteggiamento della verifica.
Si apre un tempo di bilancio. Si apre per il Vescovo Luigi e per tutti noi che per tredici anni lo abbiamo avuto come Pastore.
Chi sfoglia un album di fotografie si rivede generalmente in situazioni straordinarie della propria vita, quelle che enfatizzano una data, un luogo, delle persone, un episodio... Più rare, ma forse più preziose, le istantanee dei momenti ordinari, feriali.
Non ci mancherà l’occasione di rivisitare i momenti salienti sotto l’aspetto pastorale di questi tredici anni: dalle celebrazioni del bicentenario dell’incoronazione della Madonna del Popolo (1980-82) alla prima Visita Pastorale (1983-87), dal Convegno Diocesano (1985) che approdò al Progetto pastorale per gli anni 86-90, fino alla memorabile visita del Papa a Cesena (1986) e alle celebrazioni dell’Anno Mariano (1987-88). Ricorderemo i momenti gioiosi delle Ordinazioni: episcopali (Mons. Bertozzi e Mons. Biguzzi), presbiterali (18) e diaconali; l’impegno per le nuove chiese, per le scuole cattoliche, per la missione «ad gentes» (in particolare in America Latina).
Custodiremo con diligenza e rimediteremo la sua parola di maestro affidata alle lettere pastorali. Trarremo lezione dalla sua cura nel promuovere, responsabilizzare e utilizzare gli organismi diocesani di partecipazione.
L’opportunità di esemplificare già prende la mano ... mentre il pensiero si era affacciato - e ora ritorna - sulla discreta e paziente presenza del Vescovo in mezzo al suo Presbiterio («prezioso e indispensabile come le braccia per un operaio»), sulla sua quotidiana convinzione di essere pastore di tutta la gente del territorio di Cesena-Sarsina, praticante o meno, sulla sua pazienza e sulla confidenza nei «tempi lunghi», sulla disponibilità all’ascolto e sulla diligenza nel conoscere le situazioni, come pure sulla fermezza e lo zelo nell’essere servo della verità e dell’unità.
Ora è la spinta elogiativa che emerge da un’innegabile stima e affetto...: oculata la vasta gestione amministrativa, grande la fiducia accordata nelle collaborazioni richieste e nei compiti affidati ... Concrete ragioni per cominciare a dirgli un sentito, profondo grazie; e per dire ai Ravennati che dentro il nostro dispiacere possono trovare motivi eloquenti di fiducia e di gioiosa attesa.
Walter Amaducci
CC XXIII n.38 – 29 ottobre 1990 p.2