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Walter Amaducci: Cronaca

Cronaca.    



LA COERENZA DI BENEDETTA





“Benedetta ci indica la strada della spiritualità feriale, la spiritualità di tutti i giorni. Anche nella malattia, nel dolore, Benedetta ci ha insegnato che la vita è sempre più forte e importante della malattia”. Sono i passi centrali dell’omelia dell’arcivescovo di Modena-Nonantola, Benito Cocchi, che domenica 9 agosto ha presieduto nella Badia di Dovadola la solenne concelebrazione eucaristica, insieme al vescovo di Forlì-Bertinoro, Lino Pizzi, e al vicario generale, don Dino Zattini, in occasione del 73esimo anniversario della nascita della venerabile Benedetta Bianchi Porro, morta a soli 27 anni e di cui è in corso la causa di beatificazione. Per l’occasione sono arrivati centinaia di pellegrini da tutta Italia, specialmente da Milano, Sirmione e dal sud. (…) Nel pomeriggio, presso l’omonima Fondazione, è stato presentato il nuovo libro su Benedetta “Qualche cosa di grande”, scritto da mons. Walter Amaducci, parroco a Cesena e vicario episcopale della pastorale per la diocesi di Cesena-Sarsina, pubblicato da Stilgraf di Cesena. Insieme all’autore, è intervenuta Manuela Bianchi Porro, sorella di Benedetta, che ha definito il nuovo libro “un’opera commovente fino alle lacrime”. Don Walter ha raccontato i suoi primi incontri con chi gli ha parlato di Benedetta e coi suoi scritti. Ma la vera scoperta l’ha fatta attraverso l’amicizia con la sorella Manuela e la madre Elsa, che gli hanno posto la domanda di fondo: “Lei nella vita non aveva niente ed era felice, noi abbiamo tutto e siamo scontenti”. Così è nata l’idea di scrivere il libro, un’opera teatrale in tre scene, in cui Benedetta stessa risponde alle domande dei giovani, le stesse che pongono a don Walter Amaducci insegnante di Religione nelle scuole superiori o come parroco. Il libro è stato molto apprezzato anche dai presenti (un centinaio), fra cui il vicario generale mons. Zattini, mons. Quinto Fabbri, il console Alvaro Ravaglioli e la presidente degli Amici di Benedetta, Liliana Selli, che ha ringraziato tutti per la presentazione del libro, “una vera e propria meditazione”. Ha concluso Don Amaducci sostenendo che Benedetta è una santa attuale anche per tanti giovani, “perché voleva essere qualcosa di grande nella ricerca di Dio”





Quinto Cappelli, Il nostro tempo, 30 agosto 2009, p. 8